Oniverse è impegnato a rendicontare gli impatti sull’ambiente della propria attività adottando un percorso per un miglioramento costante ed una minimizzazione del proprio impatto.
All’interno del Codice Etico, il Gruppo ha chiarito come, in tale contesto, i suoi sforzi siano diretti a minimizzare l’impatto ambientale con una serie di misure attraverso l’intero ciclo di vita dei suoi prodotti nelle fasi di design, produzione, distribuzione, vendita al dettaglio e utilizzazione finale.
Nel corso del 2019 questi impegni hanno ricevuto un nuovo impulso a seguito dell’adesione al Fashion Pact nell’ambito del quale il Gruppo sta lavorando per il raggiungimento di obiettivi condivisi per arrestare il riscaldamento globale, ripristinare la biodiversità e proteggere gli oceani.
Grazie all’autoproduzione di energia rinnovabile, l’acquisto di certificati di garanzia e i continui efficientamenti energetici il Gruppo ha evitato 101.686 tCO2e
Energia derivante da fonti rinnovabili
Ci impegniamo ad azzerare la deforestazione entro il 2025
Riduzione della plastica monouso
Oniverse ha deciso di analizzare tutte le fasi della filiera produttiva al fine di individuarne gli aspetti critici. La rendicontazione permette di comprendere le problematiche e definire in tal modo una strategia volta a ridurne l’impatto ambientale.
Calzedonia rinnova il proprio impegno nel creare un impatto concreto e misurabile. Dopo le collaborazioni con WWF Italia (2021 e 2022), l’ultima delle quali ha contribuito alla pulizia di oltre
3 milioni di m2, 80 interventi e 4,7 tonnellate di rifiuti raccolti; Calzedonia rilancia questa importante partnership con il progetto «Adopt a Beach» adottando 100 spiagge. Grazie all’attività di citizen science tutti i partecipanti potranno attivamente contribuire alla raccolta dei rifiuti presenti nell’area assegnata, ma anche alla raccolta di dati primari (composizione rifiuti e quantità) che verranno poi condivisi con l’associazione per la creazione di strategie di pulizia e protezione dei mari maggiormente efficaci.
Tezenis rinnova il proprio impegno in tema ambientale grazie alla collaborazione con Marevivo, con l’obiettivo di contribuire alla rimozione della plastica dispersa in mare e promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza della sua tutela.
Il progetto prevede sia pattugliamento delle coste italiane con i battelli Pelikan per la ricerca e recupero di rifiuti nelle aree più esposte (ex. zone portuali, foci dei fiumi, piccole insenature), che l’organizzazione di 14 giornate dedicate all’educazione ambientale in spiaggia, in modo da avvicinare i partecipanti al mare ed i suoi segreti, promuovendo un legame più profondo e una maggiore consapevolezza delle sue caratteristiche uniche, nonché delle sfide e delle minacce che ne mettono a rischio l’equilibrio.
Così, insieme a WWF e all’Università Politecnica delle Marche, abbiamo iniziato uno studio volto ad analizzare l’impatto del rilascio delle microplastiche nella filiera produttiva dei costumi da bagno, partendo dalla tintura dei tessuti, passando all’utilizzo in mare dei costumi fino ad arrivare al loro lavaggio casalingo.
L’obbiettivo di questa collaborazione è rispondere a diversi quesiti:
Quante microplastiche vengono rilasciate durante la fase di tintura del tessuto?
Quale metodo di lavaggio provoca il minor rilascio di microplastiche?
Quante microplastiche vengono rilasciate durante l’utilizzo del costume da bagno?
Ci sono dei dispositivi che limitano il rilascio di microplastiche durante il lavaggio casalingo dei capi?
Come è meglio smaltire le microplastiche eventualmente raccolte durante il lavaggio casalingo?
Individuate le risposte a questi interrogativi sarà possibile migliorare la comprensione delle variabili che influenzano maggiormente il rilascio di microplastiche. A seguito di ciò verranno pianificate azioni di minimizzazione e sensibilizzazione di tutti gli attori della filiera.