SUSTAINABILITY FAQ
Test
Evolution

La sostenibilità del Gruppo

Il progetto C-Evolution, nasce per supportare e accrescere la sostenibilità in Oniverse.  

Grazie all’impegno dimostrato verso queste tematiche si sono raggiunti traguardi sempre più numerosi come aumentare il numero di Paesi che utilizzano energia rinnovabile, costruire impianti per l’autoproduzione di elettricità, aumentare la percentuale di fibre a basso impatto utilizzate nella produzione dei nostri capi e diminuire il volume degli imballaggi.

Il nostro obiettivo non è solo confermarci punto di riferimento del nostro settore, ma anche impegnarci a fare le cose “sempre meglio” continuando a creare valore all’interno e intorno alla nostra realtà.  

Questa pagina FAQ è dedicata a rendere l’impegno del Gruppo per la sostenibilità sempre più tangibile e comprensibile.

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Frequently Asked Questions

I materiali con questa caratteristica presentano un impatto minore sull’ambiente rispetto ai materiali tradizionali. Ad esempio, il cotone organico presenta un impatto in termini di consumi idrici inferiori rispetto al cotone tradizionale. Inoltre, garantisce l’assenza di pesticidi nocivi per l’ambiente e per l’uomo ed un corretto utilizzo del suolo impiegato. Le variabili da considerare durante la valutazione d’impatto del materiale sono molteplici: consumi idrici, consumi energetici, utilizzo di pesticidi, rispetto dei diritti umani degli attori coinvolti nella filiera, corretto utilizzo del terreno impiegato .. per non dimenticare l’emissione di CO2; per questo viene considerato «a basso impatto» un materiale che presenta una variabile migliorativa rispetto a quello tradizionale.

Il Fashion Pact è una coalizione tra numerosi grandi marchi di moda siglato in occasione del G7 di Briarritz (Francia) nel 2019 con l’obiettivo di ridurre l’impatto del settore e dell’industria tessile. I 3 obiettivi unitamente condivisi sono: porre attenzione ai cambiamenti climatici, preservare la biodiversità e salvaguardare gli oceani. Questa coalizione, oltre a fissare target precisi da realizzare entro il 2025, 2030 e 2050 mira a favorire un’accelerazione degli sforzi delle singole aziende grazie alla condivisione di best practice.

La nostra strategia a livello di Gruppo consiste nell’eliminazione di questo materiale dove possibile, dato che se il rifiuto (ex. una shopper in plastica) non viene smaltito correttamente, il suo impatto sulla biodiversità è maggiore rispetto ad un rifiuto in carta. Il materiale plastico presenta delle caratteristiche lodevoli, ma che devono essere accompagnate da un ecodesign del prodotto strategico in modo da poterne massimizzare le potenzialità, il corretto utilizzo e successivo smaltimento in ottica di riciclo, oltre ad una corretta gestione pubblica in tutti i Paesi in cui questo tipo di rifiuti è presente.

La neutralità carbonica (o emissioni zero) consiste nel raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni prodotte e l’assorbimento di carbonio presente nell’atmosfera. Per raggiungere ciò, l’emissione di gas ad effetto serra (GHG) deve essere controbilanciata dal pari assorbimento delle emissioni di carbonio prodotte durante le varie attività. Le emissioni si possono classificare in 3 categorie, definite «Scope»: Scope 1: emissioni derivate da fonti che sono di proprietà o controllate dall’azienda (attività produttive, combustione locale, etc); Scope 2: emissioni derivate dalla produzione o acquisto di energia (ex. Elettricità, riscaldamento, raffreddamento, etc); Scope 3: emissioni derivate da tutte le rimanenti attività indirette (ex. Pendolarismo dipendenti, parte dello smaltimento dei rifiuti, attività logistiche affidate a terzi, gestione individuale dei prodotti venduti, etc) .

Compensare le proprie emissioni vuol dire acquistare crediti di carbonio (carbon credits) generati da una serie di attività capaci di pareggiare la quantità di emissioni prodotte. Esempi di compensazione sono progetti di riforestazione o progetti di efficientamento energetico. I crediti di carbonio che acquistiamo sono frutto di una scelta ponderata ed attenta. Tutte le iniziative che hanno portato all’abbattimento delle emissioni sono progetti già conclusi e certificati, per i quali ci assicuriamo che l’origine sia affidabile e virtuosa, come l’intento stesso di abbattere il proprio impatto.